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Il 16 gennaio 2010 si è svolta a Fara Filiorum Petri (CH) la tradizionale festa si S. Antonio e l'incendio delle farchie.
Le farchie sono dei fasci cilindrici di canne legati con rami di salice rosso aventi generalmente un diametro di circa 80 cm ed una lunghezza di oltre 7 metri. Ogni contrada prepara la propria farchia che verrà portata il pomeriggio del giorno 16 gennaio dalle rispettive contrade sino al Largo antistante la chiesa di S.Antonio Abate.
Il viaggio della farchia è accompagnato da musiche e canti. Inizialmente le farchie venivano trasportate a spalla, ora con trattori adornati per l'occasione.
Una volta giunti nel piazzale, le farchie vengono alzate con maestria dai farchiaroli. Un'operazione delicatissima, vista il grande peso della farchia e la conseguente pericolosità dell'operazione.
Una volta posizionate tutte le farchie, si procede, una alla volta, alla loro accensione. L'accensione può avvenire a mano, attraverso l'uso di una lunga asta, oppure attraverso una miccia di povere pirica, che percorre dal basso all'alto tutta la farchia. In quest'ultimo caso, l'accensione è accompagnata dallo scoppio di botti e piccoli fuochi artificiali collegati alla stessa miccia.
Dopo che tutte le farchie sono accese, la competizione tra le contrade è ormai finita e lascia spazio ai canti, ai dolci e soprattutto al vino, fino a quando non si tornerà nelle proprie contrade a veder ardere e consumarsi la farchia.
La leggenda narra che la festa delle farchie sia stata originata da un miracolo per intercessione di S.Antonio al tempo dell'invasione francese del 1799. All'epoca Fara era protetta da un grande querceto che si estendeva fino a coprire interamente la c.da Colli. Venendo da Bucchianico verso Guardiagrele i Francesi volevano occupare Fara ma l'apparizione di S.Antonio nelle vesti di un generale li fermò. Il santo intimò alle truppe di non oltrepassare la selva ed al loro diniego trasformò gli alberi in immense fiamme che scompigliarono i soldati.
Quest'anno, una rappresentanza dell'Associazione 6 Aprile di Collefracido è stata ospite della contrada di Colle San Donato. Nell'occasione, i farchiaroli hanno realizzato una piccola farchia dedicata a Collefracido e trasportata a spalla fino alla chiesa di S. Antonio.
Una bellissima festa che ha permesso di scoprire vecchie tradizioni abruzzesi tramandate da generazione in generazione.
L'Associazione ringrazia tutta la contrada di Colle San Donato per la calorosa accoglienza e in modo particolare l'amico Gianfranco, che ormai da mesi instancabilmente si adopera per Collefracido.
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Associazione 6 Aprile