ROCCAMONTEPIANO - La comunità del piccolo paese della Provincia di
Chieti dal cuore grande festeggerà l'arrivo del nuovo anno con un nuovo
omaggio alle popolazioni aquilane colpite dal sisma.
Lo stare insieme è una delle caratteristiche dei piccoli paesi
abruzzesi e delle piccole comunità che condividono gioie e dolori
che la vita riserva a ciascuno. " I problemi e le difficoltà, le gioie e
le soddisfazioni di chiunque, diventano il patrimonio di ciascuno."
afferma in una nota il sindaco Adamo Carulli e con lui l'associzione
L'Aquila nel cuore. " Il terremoto de L'Aquila ha avvicinato paesi
e comunità che fino al giorno prima ignoravano di essere vicini di
casa. I lutti ci hanno stretto vicino a quelle famiglie che hanno
perso i propri cari sotto le macerie e i paesi distrutti ci hanno
fatto sentire parte di una comunità grande e forte come quella
abruzzese. L'Abruzzo ferito ha visto correre sul proprio
territorio donne e uomini provenienti da tutta Italia e i grandi
del mondo sono apparsi piccoli piccoli di fronte alle nostre umili
chiese e case ferite irrimediabilmente." " Tra poche ore arriverà
il nuovo anno e come è consuetudine gli auguri arriveranno dal
telefono di casa o in sms sul dispay del cellulare, mail e stette di
mano varie. A cavallo tra il vecchio e il nuovo anno abbiamo una
piattaforma che è stata da poco ultimata. Un posto, una frazione
della estesa città de L'Aquila, un lembo di terra a confine con il
territorio di Lucoli, una piccolissima comunità fatta da persone
che hanno piantato le tende dove hanno dimorato fino a un paio di mesi
fa. Donne e uomini che hanno deciso di costruirsi prefabbricati di
legno vicino alle proprie abitazioni lesionate dal sisma
utilizzando i risparmi di una vita. Le ferite e il dolore,
le difficoltà e i disagi condivisi per mesi nel campo allestito ai
piedi della frazioncina e un sogno, quello di continuare a vivere
sulla propria terra." "Un caso, uno dei tanti casi della vita ha
fatto in modo che questo desiderio non restasse la tenace speranza
di qualcuno ma che, insieme, diventasse il sogno di molti.
Raccontare cosa è accaduto da aprile ad oggi sarebbe troppo lungo e
giornalisticamente dispersivo. Ci limitiamo a dire che la ricostruzione
de L'Aquila passa anche attravero piccoli ma significativi gesti
di solidarietà, quelli che non fanno visite ufficiali sotto
l'obiettivo delle telecamere, quelle che non tagliano nastri o posano
prime pietre". "Abbiamo voluto pertanto elencare alcuni fatti il
cui obiettivo è quello di tenere a memoria ciò che sta sorgendo
grazie ad essi: I familiari di Michele Strazzella, il giovane
ingegnere teatino vittima del terremoto a L'Aquila, durante i funerali
svolti a Chieti hanno raccolto le offerte che hanno costituito il
primo nucleo economico per il progetto di Collefracido. A un
mese dal terremoto il Comitato feste San Rocco e San Giuseppe di
Roccamontepiano hanno rinunciato a fuochi d'artificio e spettacoli
musicali per aggiungere il proprio contributo al progetto. Pro-loco di
Pretoro, associazione sportiva di Bocca di Valle di Guardiagrele,
Comitato feste Sant'Antonio di Serramonacesca,associazione la vecchia
scuola di Fara Filiorum Petri aderiscono e sottoscrivono la
costituzione dell'associazione "L'Aquila nel Cuore, per Michele
Strazzella". A giugno l'associazione Pilati in festa di Roccamontepiano
organizza una giornata di festa a Collefracido raccogliendo
ulteriori fondi per l'iniziativa. A Roccamontepiano due maestre
della scuola dell'infanzia andando in pensione donano parte del
tfr e il regalo per il pensionamento ai bambini di Collefracido.
A Casacandilella vengono raccolti dalle scuole del paese alcuni fondi
che andranno a sosteno del progetto. In estate i senatori Giovanni
Legnini e Claudio Micheloni visitano la frazione aquilana e
contattano alcune associazioni di abruzzesi in Svizzera per
sostenere l'iniziativa. A ottobre la parrocchia di Sant'Eugenia e
l'istituto diocesano de L'Aquila mette a disposizione parte il
terreno per la realizzazione del Centro. Fine novembre, alcune
associazioni di abruzzesi in Svizzera raccolgono e donano il
corrispettivo di alcune sottoscrizioni al progetto del centro
polifunzionale, nella visita in Svizzera alcuni docenti di un
istituto professionale elvetico adottano il centro per realizzare
l'intera impiantistica idraulica. Un'azienda teramana dona e porta
a Collefracido il materiale occorente per la coibentazione delle
pareti in legno. Fine dicembre, la platea è completamente
realizzata, la struttura e il tetto in legno arriveranno sul posto
a metà gennaio. Per il 31 dicembre l'associazione L'Aquila
nel cuore ha organizzato a Roccamontepiano il cenone di capodanno,
parte del ricavato andrà a sosteno di Collefracido.
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