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Giovedì 31 Dicembre 2009 15:12

ROCCAMONTEPIANO - La comunità del piccolo paese della Provincia di Chieti dal cuore grande festeggerà l'arrivo del nuovo anno con un nuovo omaggio alle popolazioni  aquilane colpite dal sisma.
Lo stare insieme è una delle caratteristiche dei piccoli paesi  abruzzesi e delle piccole comunità che condividono gioie e  dolori che la vita riserva a ciascuno. " I problemi e le difficoltà, le gioie e le soddisfazioni di chiunque, diventano il patrimonio di ciascuno." afferma in una nota il  sindaco Adamo Carulli e con lui l'associzione L'Aquila nel cuore. "  Il terremoto de L'Aquila ha avvicinato paesi e comunità che fino al  giorno prima ignoravano di essere vicini di casa.  I lutti ci hanno stretto vicino a quelle famiglie che hanno perso i  propri cari sotto le macerie e i paesi distrutti ci hanno fatto sentire parte di una comunità grande e forte come quella abruzzese.  L'Abruzzo ferito ha visto correre sul proprio territorio donne e  uomini provenienti da tutta Italia e i grandi del mondo sono apparsi  piccoli piccoli di fronte alle nostre umili chiese e case ferite  irrimediabilmente." " Tra poche ore arriverà il nuovo anno e come è  consuetudine gli auguri arriveranno dal telefono di casa o in sms sul dispay del cellulare, mail e stette di mano varie.  A cavallo tra il vecchio e il nuovo anno abbiamo una piattaforma che è stata  da poco ultimata. Un posto, una frazione della estesa città de L'Aquila, un lembo di  terra a confine con il territorio di Lucoli, una piccolissima comunità  fatta da persone che hanno piantato le tende dove hanno dimorato fino a un paio di mesi fa.  Donne e uomini che hanno deciso di costruirsi prefabbricati di legno  vicino alle proprie abitazioni lesionate dal sisma utilizzando i  risparmi di una vita.  Le ferite e il dolore, le difficoltà e i disagi condivisi per mesi nel  campo allestito ai piedi della frazioncina e un sogno, quello di  continuare a vivere sulla propria terra."  "Un caso, uno dei tanti casi della vita ha fatto in modo che questo  desiderio non restasse la tenace speranza di qualcuno ma che, insieme,  diventasse il sogno di molti.  Raccontare cosa è accaduto da aprile ad oggi sarebbe troppo lungo e giornalisticamente dispersivo. Ci limitiamo a dire che la ricostruzione de L'Aquila passa anche attravero piccoli ma  significativi gesti di solidarietà, quelli che non fanno visite  ufficiali sotto l'obiettivo delle telecamere, quelle che non tagliano nastri o posano prime pietre".  "Abbiamo voluto pertanto elencare alcuni fatti il cui obiettivo è  quello di tenere a memoria ciò che sta sorgendo grazie ad essi:  I familiari di Michele Strazzella, il giovane ingegnere teatino vittima del terremoto a L'Aquila, durante i funerali svolti a Chieti  hanno raccolto le offerte che hanno costituito il primo nucleo  economico per il progetto di Collefracido.  A un mese dal terremoto il Comitato feste San Rocco e San Giuseppe di  Roccamontepiano hanno rinunciato a fuochi d'artificio e spettacoli  musicali per aggiungere il proprio contributo al progetto. Pro-loco di Pretoro, associazione sportiva di Bocca di Valle di Guardiagrele, Comitato feste Sant'Antonio di Serramonacesca,associazione la vecchia scuola di Fara Filiorum Petri aderiscono e  sottoscrivono la costituzione dell'associazione "L'Aquila nel Cuore,  per Michele Strazzella". A giugno l'associazione Pilati in festa di Roccamontepiano organizza  una giornata di festa a Collefracido raccogliendo ulteriori fondi per  l'iniziativa. A Roccamontepiano due maestre della scuola dell'infanzia andando in  pensione donano parte del tfr e il regalo per il pensionamento ai  bambini di Collefracido.  A Casacandilella vengono raccolti dalle scuole del paese alcuni fondi  che andranno a sosteno del progetto.  In estate i senatori Giovanni Legnini e Claudio Micheloni visitano la  frazione aquilana e contattano alcune associazioni di abruzzesi in  Svizzera per sostenere l'iniziativa. A ottobre la parrocchia di Sant'Eugenia e l'istituto diocesano de  L'Aquila mette a disposizione parte il terreno per la realizzazione del Centro.  Fine novembre, alcune associazioni di abruzzesi in Svizzera raccolgono  e donano il corrispettivo di alcune sottoscrizioni al progetto del  centro polifunzionale, nella visita in Svizzera alcuni docenti di un  istituto professionale elvetico adottano il centro per realizzare  l'intera impiantistica idraulica.  Un'azienda teramana dona e porta a Collefracido il materiale occorente  per la coibentazione delle pareti in legno.  Fine dicembre, la platea è completamente realizzata, la struttura e il  tetto in legno arriveranno sul posto a metà gennaio.   Per il 31 dicembre l'associazione L'Aquila nel cuore ha organizzato a  Roccamontepiano il cenone di capodanno, parte del ricavato andrà a  sosteno di Collefracido.